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Parco regionale di Colfiorito (Umbria)

Al confine tra Umbria e Marche, ai piedi del Monte Pennino, si sviluppano gli Altopiani Plestini (o di Colfiorito), dall'antica città romana di Plestia. Il Parco di Colfiorito è il più piccolo Parco regionale delle 6 aree protette dell'Umbria. Questa zona è caratterizzata da vaste zone pianeggianti chiamate “piani”. Compresi tra i 750 e gli 800 metri sono collocati i 7 bacini (in gran parte sono i resti di laghi antichi che si sono prosciugati naturalmente oppure sono stati bonificati dall'uomo) che compongono questo splendido Parco: Cesi, Popola, Annifo, Collecroce, Arvello, Ricciano e la Palude di Colfiorito.


La palude di Colfiorito
E' uno degli ecosistemi naturali più importanti dell’Umbria, di forma tondeggiante con una superficie di circa 100 ettari, dichiarata di interesse internazionale dalla Convenzione di Ramsar per le caratteristiche della sua torbiera, per la ricchezza di specie vegetali e habitat eccellente per l’avifauna.
Questa è l’unica zona degli altopiani dove l’acqua permane tutto l’anno, subendo solo oscillazioni stagionali di livello.
Recentemente è stata inserita nella rete europea “Natura 2000”, un sistema internazionale di aree protette finalizzate alla tutela degli habitat e della biodiversità europea.

Flora
Per la sua posizione geografica presenta un paesaggio molto vario composto da:
  • vegetazione lacustre caratterizzata dalla Ninfea bianca, il Millefoglio d’acqua, la Brasca d’acqua, l’Erba-vescica;
  • vegetazione palustre fra cui domina la Cannuccia di palude, seguita da Scagliola palustre, Gramignone maggiore, Lisca maggiore, Lisca a foglie strette, Scirpo e Giunchina;
  • vegetazione delle praterie palustri con dominanza di Carici, Giaggiolo acquatico, Giunco fiorito;
  • vegetazione delle praterie umide caratterizzata da Ranunculo vellutato, Orzo perenne, Migliarino maggiore e Carice a spighe;
  • vegetazione delle praterie torbose con dominanza di Carici, Orchiedea acquatica, Elleborina palustre, Eriophorum latifolium, Trifoglio d’acqua, Coda cavallina, Fiordaliso, Valeriana;
  • vegetazione dei pascoli con prevalenza di Forasacco eretto e il Falascone;
  • vegetazione arbustiva fra cui prevale il Prugnolo, la Fusaggine, lo Spinocervino e il Biancospino seguite da Ginestra, Ginepri e Citiso a foglie sessili;
  • vegetazione boschiva di caducifoglie fra cui prevalgono il Carpino nero, il Cerro e l’Acero d’Ungheria;
  • colture forestali di Conifere fra cui prevale il Pino nero.

Fauna
La diversità ambientale offre habitat ideali per molte specie:
  • insetti: coleotteri, lepidotteri, emitteri;
  • pesci: tinca, anguilla, carpa, carassio e carassio dorato;
  • anfibi: rana verde, rana greca, rana agile e tritone crestato;
  • rettili: biacco, biscia dal collare, natrice tassellata, cervone e vipera;
  • uccelli: tarabuso, tarabusino, airone rosso, sgarza ciuffetto, cannaiola, cannareccione, germano reale, folaga, gallinella d’acqua, airone cenerino e airone bianco, basettino, pendolino, falco di palude, porciglione, albanella reale, beccaccino, alzavola, fischione, moriglione, pavoncella, pittima reale, chiurlo e infine altre specie non legate all’ambiente palustre come la poiana, sparviero, gheppio, barbagianni, allocco, picchio rosso maggiore, allodola, picchio muratore, saltimpalo, prispolone, cutrettola, stiaccino, averla piccola, ortolano e pispola golarossa;
  • mammiferi: riccio, toporagno d’acqua e comune, crocidura rossiccia, scoiattolo, istrice, topo selvatico, lupo, volpe, donnola, faina e cinghiale.

parco regionale di colfiorito

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Ambra Pellizzoni

Ambra Pellizzoni

Area: Redazione di Ratio Famiglia