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Parco regionale dello Stirone e del Piacenziano (Emilia Romagna)

Un museo a cielo aperto in cui osservare i fossili di origine marina testimoni dell'evoluzione geomorfologica che la Pianura Padana ha subito nel corso del tempo. Il Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano è stato istituito con L.R. 24/2011, dall'unione del Parco regionale fluviale dello Stirone, con la Riserva Naturale Geologica del Piacenziano.


Paleontologia
L’aspetto naturalistico di maggior rilievo di questo parco è rappresentato dalla presenza di affioramenti fossili di sedimenti marini, visibili a causa dell’erosione delle sponde del torrente, formate prevalentemente di argilla. Lo Stirone è infatti molto importante dal punto di vista della paleontologia perché la successione Plio-pleistocenica che affiora nel suo alveo permette di ricostruire le tappe della formazione ed evoluzione della Pianura Padana e anche dell’evoluzione climatica della zona del Mediterraneo; l’inclinazione degli strati verso nord e la loro successione ordinata ci consentono proprio di ripercorrere da monte verso valle l’evoluzione ambientale e climatica del Bacino Padano da circa 10 milioni di anni fa, quando era un mare tropicale popolato da creature marine tra cui spiccano senza dubbio balenottere e delfinidi, a circa 1 milione di anni fa quando, a causa della diminuzione della temperatura globale e dell’orogenesi della catena Appenninica, il golfo padano si è lentamente trasformato in una pianura; dapprima molto fredda con clima simile a tundra e taiga, popolata da mammut, alci ed orsi, la pianura ha poi ospitato grandi mammiferi che oggi vivono nella savana, come tigri e iene, a causa del termine dell’Era Glaciale e del conseguente innalzamento delle temperature.

Fauna
Ambiente umido
Tra i pesci principali che popolano il torrente troviamo i ciprinidi, in particolare il barbo, tutelato da un progetto di Rete Natura 2000. L’alveo del torrente invece, in quanto ambiente umido, è caratterizzato da numerose specie di anfibi, tra cui rane e tritone crestato, e rettili tra cui spicca la natrice dal collare. Moltissime le specie di uccelli migratori, quali aironi, garzette, nitticore, provenienti dalle garzaie del Po e dei suoi
affluenti; troviamo anche diversi uccelli acquatici come germani reali e gallinelle d’acqua. Le sponde argillose interessate dall’erosione sono state colonizzate dalla specie senza dubbio più emblematica del parco: il gruccione, un uccello dalla livrea molto colorata che scava gallerie profonde nei canyon del torrente per proteggere le uova dai predatori.

Bosco planiziale
Al suo interno troviamo diverse specie di mammiferi, tra cui Mustelidi (tasso, faina, donnola), volpe, riccio, lepre. Gli uccelli della zona di bosco sono invece picchio verde e picchio rosso maggiore e predatori come gufo e sparviere. Nell’area del parco è stata rilevata anche la presenza del lupo.

Flora
Ci troviamo all’interno di una fascia di vegetazione planiziale in cui la maggior parte della vegetazione naturale del Parco è stata sostituita da tempo da colture agricole. È presente una fascia di vegetazione ripariale che accompagna il torrente per tutta la sua lunghezza e protegge gli ecosistemi più preziosi del parco. Troviamo inoltre un sistema di praterie aridofile con specie adattate a climi caldi e illuminati, tra cui alcune specie di orchidee. Nella fascia boscata troviamo soprattutto pioppi neri, roverelle, sanguinelli e sambuchi.

Storia
Il Parco dello Stirone e del Piacenziano è attraversato da due sentieri storici: la Via Francigena risalente all’epoca medievale e la Via Emilia di epoca romana; sono presenti moltissimi borghi antichi, pievi, chiese e castelli.
 
Comuni: Fidenza , Salsomaggiore Terme, Alseno, Vernasca ,Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda, Gropparello e Carpaneto Piacentino.
Regione: Emilia-Romagna
Province: Parma, Piacenza
Superficie a terra: 2716 ha

parco regionale stirone e piacenziano

Riguardo l'autore

Arianna Ceresoli

Arianna Ceresoli

Area: Salute e benessere - Ambiente