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Taeg

Uno strumento utile per analizzare il proprio rapporto con le banche

Quando un cittadino stipula con un istituto di credito un contratto di conto corrente è spesso convinto di avere a disposizione determinate somme, in accordo con l'istituto medesimo, dietro corresponsione di un ben individuato interesse annuo. Nella realtà dei fatti, a seguito di analisi, si può venire a conoscenza dell'interesse effettivamente corrisposto all'istituto di credito (TAEG), quantificabile in un tasso decisamente superiore a quello nominale dichiarato dalla banca.
L'art 121 del Testo Unico Bancario definisce il TAEG (tasso annuo effettivo globale) come “il costo totale del credito per il consumatore espresso in percentuale annua dell'importo totale del credito”. Esso ci indica, perciò, l'interesse realmente corrisposto su un determinato conto corrente, poiché considera nel costo totale del credito (e quindi nel calcolo del tasso stesso) le seguenti voci: 
- gli interessi debitori;
- le commissioni (la commissione di massimo scoperto, il corrispettivo di messa a disposizione delle somme, gli oneri extra-fido, ecc.); 
- gli oneri da sostenere per l'utilizzo del credito; tra questi sono compresi anche i costi relativi a servizi accessori al contratto di conto corrente (con i premi assicurativi), a condizione, tuttavia, che la conclusione del contratto avente ad oggetto tali servizi sia un requisito per ottenere il credito (o per ottenerlo alle condizioni offerte). 


Commissione di massimo scoperto (CMS) È importante spendere due parole per analizzare l’applicazione della Commissione di Massimo Scoperto (di seguito CMS) da parte degli istituti di credito,...