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RSA: arrivano le stanze degli abbracci



Le stanze degli abbracci sono degli spazi attrezzati in modo da permettere l’abbraccio tra familiari. Tra le prime RSA a realizzarle c’è la casa di riposo Domenico Santor di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, dove l’utilizzo di separatori in vetro insieme a materiale plastico, trasparente e morbido, consente appunto il contatto fisico, pur garantendo la sicurezza sanitaria. Nei divisori che separano gli ospiti dai parenti, sono stati applicati dei fori, in prossimità di diverse postazioni, con guanti di plastica collegati alla parete, dentro i quali si possono infilare le braccia e abbracciare i familiari. Cuffie e microfono permettono poi di conversare e quindi di rompere l’isolamento forzato. Tanti familiari hanno dovuto rinunciare per paura di contagiare i propri cari. Purtroppo il mancato contatto visivo e fisico contribuisce al decadimento cognitivo e alla regressione dei comportamenti degli anziani. Le “sale degli abbracci” sono un modo per sopperire, anche se in minima parte, alla mancanza di un abbraccio o una carezza, per riacquisire almeno un rapporto che non sia solo tramite tablet, difficile da accettare specie da pazienti con demenza o da anziani.

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Redazione Ratio Famiglia

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