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Roaming in Ue, prolungato l’addio fino al 2032: raggiunto l’accordo tra i Paesi dell’Unione



Roaming in Ue, prolungato l’addio fino al 2032: raggiunto l’accordo tra i Paesi dell’Unione
Fino al 2032 nessun cittadino europeo dovrà più preoccuparsi del roaming, cioè quella tariffa extra da pagare per utilizzare lo smartphone fuori dal proprio Paese. È stato raggiunto infatti l’accordo tra le istituzioni Ue per estendere la sua abolizione per altri 10 anni, quindi fino al 2032. Gli operatori del settore saranno inoltre tenuti a fornire informazioni sul numero di emergenza europeo 112.
I consumatori avranno diritto alla stessa qualità e velocità di connessione all’estero come nel proprio Paese, ovunque siano disponibili reti equivalenti. Entrata in vigore nel giugno 2017, l’abolizione del roaming a pagamento prevede che chiamate, sms e dati costino all’estero come a casa per chi viaggia nella Ue.
La partita per raggiungere l’intesa si è giocata principalmente sul prezzo massimo che gli operatori possono addebitarsi reciprocamente per l’utilizzo delle reti all’estero (i prezzi massimo all’ingrosso) e sul costo delle chiamate intra-Ue effettuate dai cittadini dell’Ue a numeri di telefono di altri Paesi Ue, che attualmente sono limitate a 19 centesimi al minuto.

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