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Nuovo regolamento per la tutela degli animali

È stato presentato a Roma il 13 giugno dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani e dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente un regolamento-tipo per la tutela degli animali e la loro convivenza con gli uomini. Il presidente dell'Anci,  Alessandro Cattaneo e l'On. Michela Vittoria Brambilla, in rappresentanza della Federazione, hanno sottoscritto un accordo quadro che impegna l'associazione dei comuni italiani alla massima promozione del regolamento per la sua adozione da parte di tutti i Sindaci italiani. 
Verrà inoltre promossa dalle due parti l'apertura di un ufficio per i diritti degli animali in ogni città.


Principi del regolamento-tipo
I comuni che adotteranno questo regolamento si dovranno attenere a dei principi, tra i quali:
  • promozione di interventi e iniziative rivolte alla conservazione degli equilibri ecologici;
  • sviluppo nel sistema educativo di tutta la popolazione (soprattutto dei più giovani) di programmi per favorire il rispetto per gli animali e la convivenza con essi;
  • attuare politiche per la lotta al randagismo (per incentivare l’adozione e il reinserimento in famiglia degli animali randagi);
  • contrasta ogni atto di discriminazione nei confronti di possessori di animali domestici;
  • in collaborazione con Associazioni Animaliste promuove politiche volte a contenere o evitare la procreazione indesiderata.
E non in ultimo il Comune che adotta questo regolamento-tipo provvede all’emissione di regolamenti che vietino la detenzione di animali a:
  • chi non è idoneo per i metodi di detenzione non coerenti con i principi della normativa nazionale, regionale e locale per la tutela degli animali;
  • rinunci per 2 volte al possesso di un’animale non denunciando lo smarrimento o non ritirando l’animale fuggito e poi catturato;
  • nei casi di sanzione amministrativa per illeciti amministrativi in materia di tutela degli animali;
  • nei casi in cui i soggetti abbiano pendenti più di un procedimento penale in corso nell’ambito di alcune ipotesi di reato.

Quali sono gli obblighi per i detentori di animali?
Naturalmente questo regolamento, partendo dallo scopo di favorire il mantenimento del rapporto affettivo uomo-animale, sancisce le regole per il giusto trattamento degli animali di affezione. 
Il detentore è responsabile della salute dell’animale e deve provvedere a fornirgli  idonea sistemazione, adeguate cure e attenzioni e tenendo conto dei bisogni fisiologici e etologici:
  • fornendo adeguato riparo dalle intemperie (il regolamento sancisce delle regole specifiche di misure per la recinzione);
  • fornendo cibo e acqua in quantità e qualità adeguate;
  • assicurando cure sanitarie;
  • iscrivendolo all’anagrafe regionale;
  • consentendo adeguato esercizio fisico;
  • prendendo adeguate precauzioni per evitare la fuga;
  • controllando la riproduzione;
  • assicurando l’adeguata pulizia dell’ambiente dove vive l’animale;
  • trasportare e custodire l’animale in modo adeguato alla specie;
  • in caso di grave malattia e sofferenza, assicurando la soppressione con un medico veterinario con farmaci ad azione eutanasia, previa anestesia profonda;
  • i proprietari di cani, entro quindici giorni, hanno l’obbligo di denunciare la nascita di cucciolate all’Uni-tà Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria della ASL; 
  • i detentori devono denunciare il furto, la scomparsa o la morte di un animale anche qualora tali eventi si verifichino  nel periodo antecedente alle operazioni di iscrizione all’anagrafe canina e di identificazione.
Divieti
Nel regolamento sono espressamente vietati i comportamenti lesivi verso gli animali come:
  • maltrattamenti;
  • detenzione in spazi angusti, soltanto su balconi e terrazzi o isolarli in box o garage;
  • tenerli all’esterno sprovvisti da adeguati ripari;
  • lasciare cronicamente gli animali soli o incustoditi;
  • separare i cuccioli dalle madri prima di 60 giorni (se non per gravi motivazioni certificate dal veterinario);
  • addestrare animali con violenza, percosse, costrizioni fisiche o psichiche;
  • addestrare animali appartenenti alle specie selvatiche;
  • utilizzare animali a scopo di scommesse e combattimenti;
  • colorare in qualsiasi modo gli animali se non con sistemi di marcaggio temporaneo che non creino alterazioni comportamentali;
  • condurre animali al guinzaglio tramite mezzi di locomozione in movimento (siano meccanica, animale o a mano) con l’esclusione dei cani da assistenza;
  • lasciarli chiusi in mezzi di locomozione;
  • se non per motivi di tutela degli stessi animali e salvo quanto previsto dal Regolamento d’Igiene, è vietato fissare un numero massimo di animali domestici detenibili in abitazioni, è vietato impedire ai proprietari o detentori di animali domestici di tenerli nella propria  abitazione;
  • l’accesso degli animali domestici all’ascensore condominiale è sempre  permesso e deve essere disciplinato dal Regolamento di condominio ove esistente;
  • utilizzare la catena o qualunque altro strumento di costrizione similare;
  • utilizzare animali per accattonaggio;
  • offrire animali come premio, vincita o omaggio.
Questi divieti, come il divieto di abbandono o di avvelenamento, fanno già parte della buona prassi per quelli di noi che hanno animali domestici, ma vederli scritti e sanciti in un accordo li rende applicabili per tutti, anche a chi non ha animali di affezione; ma soprattutto rende finalmente possibile la denuncia di eventi che contrastano con il regolamento. 

Libero accesso degli animali
Laddove una norma di legge non disponga diversamente, è consentito l’accesso degli animali in tutti i luoghi pubblici, in tutti gli esercizi commerciali, ai locali e uffici aperti al pubblico e su tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato operanti sul territorio del comune purché obbligatoriamente muniti di guinzaglio e all’occorrenza di museruola. 
Per i gatti resta l’obbligo di utilizzo di trasportino ed è il proprietario o detentore a rispondere di eventuali danni, lesioni a persone, animali e cose.
È libero (con le stesse precauzioni descritte prima) l’accesso a parchi, giardini, aree verdi e spiagge pubbliche. 

Perché questo regolamento?
“Il nostro auspicio – spiega l’On. Michela Vittoria Brambilla – è che possa essere adottato, o utilizzato come modello, nel maggior numero possibile di Comuni. 
Questo regolamento rovescia completamente l’impostazione adottata finora: si parte non dai divieti, ma dall’idea che - in linea generale, con motivate eccezioni - l’animale domestico possa accompagnare il proprietario dovunque, senza ledere i diritti di nessuno. L’intento è quello di migliorare la qualità della vita di tutti: i cittadini e i loro piccoli amici
”.
 
Vacanze
Visto il periodo di vacanze che si avvicina segnaliamo il sito www.vacanzea4zampe.info per vedere quali sono gli hotel, i ristoranti, bar, campeggi, villaggi, residence e spiagge italiane dove gli animali sono benvenuti.

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