Fiori per tutti i gusti

Come fare un giardino che piace anche agli insetti impollinatori

Quante volte capita di sentire in TV, soprattutto durante l’estate, scienziati e divulgatori che portano dati sull’aumento degli incendi, sulla preoccupante aridità di certe zone e sulla conseguente riduzione di biodiversità? Davanti a questi fenomeni globali spesso ci si sente impotenti e ci si convince sempre più che la soluzione possa essere fornita solo da grandi sistemi politici ed economici e di certo non da noi ma… per fortuna non è così! In particolare, si possono rivolgere le proprie attenzioni a coinquilini urbani molto numerosi, gli insetti impollinatori, che accetteranno con piacere una sosta all’autogrill vegetale che avremo preparato per loro. E per impollinatori non si intende solo l’ape da miele ma anche tutte le altre 20.000 e più specie di api selvatiche, i bombi, le farfalle, i coleotteri e persino alcune mosche, tutti piccoli cupidi che trasportano il polline da un fiore all’altro garantendo la fecondazione e la produzione di semi. 



Come aiutare questi delicati messaggeri d’amore così in pericolo a causa dell’uso di pesticidi e dei cambiamenti climatici? 
Lo sfalcio ridotto o differenziato già potrebbe fare la differenza. Nel prato del proprio giardino infatti crescono spontaneamente molti fiori selvatici come le margherite, il tarassaco, la salvia selvatica, il trifoglio e la malva, tra le fioriture preferite delle api, che vengono purtroppo tagliati insieme all’erba alta. Una soluzione facile da realizzare consiste nel tenere il prato a taglio corto in alcune zone del giardino, magari quelle in cui si trascorre più tempo soprattutto in estate, e lasciare l’erba alta negli angoli nascosti, magari ai margini, permettendo così alle api di godere a pieno delle fioriture spontanee. Questa scelta, tra l’altro, porterebbe dei benefici anche a noi perché quelle ridotte tessere meravigliosamente incolte riescono a ridurre di qualche grado la temperatura dell’aria nel nostro giardino, a trattenere un po’ di umidità (quindi si potrebbe irrigare meno) e a ridurre l’inquinamento delle auto. Una piccola azione ma tanti importanti vantaggi per tutti! In molte città, come Milano, Firenze e Bologna, anche la gestione del verde pubblico ha adottato lo sfalcio differenziato e in poco tempo è stato possibile notare i primi significativi cambiamenti.

Quali piante e fiori piantare?
Per chi poi vuole realizzare un vero e proprio giardino bee-friendly può piantare alberi o fiori graditi al palato di questi golosi insetti, sempre alla ricerca di nettare zuccherino. 

Il glicine, con le sue romantiche e scenografiche infiorescenze a grappolo che colorano di bianco, rosa o lilla cancelli e pergolati, è perfetto per le api e per accorgersene basta avvicinarsi durante una sua fioritura e osservare la grande quantità di insetti ronzanti che indaffarati raccolgono il polline. Altre piante che potremmo piantare a beneficio degli impollinatori ma anche nostro sono gli alberi da frutto come il ciliegio, il melo, il pero, l’albicocco o il mandorlo, che con le loro fioriture abbondanti, talvolta colorate e differenziate nelle stagioni garantiscono nettare per lungo tempo. 
Se lo spazio a disposizione è ridotto allora si può puntare sui fiori come l’achillea millefoglie, che presenta millimetrici fiori bianchi o rosati riuniti in delicati gruppetti, oppure la borragine caratterizzata da fiori viola scuro o blu ricchissimi di nettare, le cui foglie ricoperte di peluria si possono anche usare in cucina per risotti e frittate. 

Si può inoltre optare per una delle varietà di Rudbeckia o di Echinacea, vivaci e vistose fioriture con una peculiarità: quelli che comunemente vengono considerati petali in realtà sono un tipo particolare di fiori privi di polline a cui si aggiungono altri fiori a tubicino raccolti nel disco centrale, ricchi di polline e nettare. Il giallo intenso della Rudbeckia e il rosa chiaro o porpora dell’echinacea colorano il giardino e offrono nutrimento per tutta l’estate e anche a inizio autunno, quando le risorse iniziano a scarseggiare. 
In un giardino pensato per gli impollinatori non può mancare poi la profumatissima lavanda, preziosa per gli insetti, dal momento che fornisce un nettare particolarmente apprezzato, zuccherino ed energizzante, e non solo: immergersi nel suo profumo regala qualche minuto di relax e i suoi rametti essiccati si possono usare come profuma biancheria. 
Molte altre piante aromatiche, oltre alla lavanda, sono perfette per attirare e sostenere api e altri impollinatori come l’elicriso, riconoscibile per le foglie grigiastre e vellutate, le infiorescenze gialle e il profumo che ricorda la liquirizia, oppure il rosmarino e il timo. 

In fondo basta poco per far contenta un’ape e in cambio ci si può godere un giardino o un balcone colorato e profumato e l’impagabile gioia di aver dato il proprio piccolo grande contributo alla biodiversità.

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Valentina Vitali

Valentina Vitali

Area: Ambiente e natura