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Essere mamma nel nuovo anno

Incentivi fiscali e previdenziali previsti per il 2017

L'inizio del 2017 vede l'avvio di una serie di incentivi fiscali e previdenziali previsti dal Governo nell'ambito di un programma di supporto alle famiglie. Tali misure, indirizzate soprattutto alle coppie o alle mamme con figli piccoli, rientrano nel cosiddetto pacchetto #famiglia, accezione social con la quale la legge di Bilancio per il 2017 ha inteso rinnovare le misure previste per le famiglie del 2016 e introdurne di nuove.



Bonus nido
Il primo e più interessante intervento è il bonus nido: un contributo di € 1.000,00 spettante a tutte le famiglie che iscrivono i figli all’asilo nido pubblico e privato.
Se ad oggi non è ancora stato pubblicato il decreto attuativo con cui verrà fatta chiarezza sulle condizioni necessarie per richiedere il contributo, vi è comunque la certezza che non vi sarà alcuna discriminazione di reddito per l’ottenimento dello stesso.
Il contributo potrà infatti essere richiesto da tutti i genitori, indipendentemente dal limite di reddito, con figli nati dal 1.01.2016 in poi, che risultino iscritti all’asilo nido pubblico o privato.
L’agevolazione viene concessa per tre anni - per un importo totale di € 3.000,00 -, a condizione che il bambino risulti iscritto ciascun anno per l’intero anno. In caso di partecipazione parziale, l’incentivo spetterà solo in parte.
Il nuovo contributo economico sarà, inoltre, una risorsa volta a supportare le famiglie all’interno della casa. Il bonus spetta infatti anche ai bimbi affetti da gravi patologie che non possono frequentare l’asilo e che necessitano di cure presso il proprio domicilio.
Si attendono a questo punto le istruzioni sia sulle modalità di accesso e di presentazione della domanda, sia su quale sarà l’ente preposto alla gestione del contributo.

Bonus #mammadomani
Una novità assoluta è rappresentata dal bonus #mammadomani, un contributo creato per aiutare le donne incinte a sostenere i costi della gravidanza.
L’intervento consiste infatti nell’attribuzione di un premio di € 800,00 che potrà essere richiesto all’Inps dalla futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza, stadio in cui la gestazione è a minor rischio e in cui potenzialmente aumentano i costi per le visite mediche e per il mantenimento del neonato. L’importo, che ha come finalità il sostegno alle famiglie nel far fronte alle spese di gravidanza, verrà erogato in un’unica soluzione prima della nascita, indipendentemente dal vincolo di reddito Isee.
Come per il bonus nido, il bonus #mammadomani non concorre alla formazione del reddito complessivo del nucleo familiare e pertanto non sarà soggetto a tassazione. Anche in questo caso, in attesa dei decreti attuativi, è già stato chiarito che la domanda andrà presentata all’Inps a mezzo canale telematico - se in possesso delle credenziali di accesso preventivamente richieste, o attraverso un centro di assistenza fiscale.
Si segnala inoltre che anche le adozioni potranno beneficiare del bonus, ma solo a seguito dell’atto di adozione.

I voucher
Sono invece già attive le procedure per usufruire degli strumenti denominati voucher asili nido e voucher baby sitter.
Il beneficio consiste alternativamente nella richiesta di un contributo per far fronte agli oneri degli asili nido pubblici o privati, purché accreditati, o all’acquisto di servizi di baby sitting.
Possono accedere al beneficio sia le lavoratrici dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro, sia le lavoratrici autonome iscritte alla Gestione Separata. In quest’ultimo caso si tratta di libere professioniste titolari di partita iva che non risultano iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria, che non sono pensionate e che sono quindi tenute al versamento della contribuzione in misura piena.
Allo stesso modo può usufruirne la categoria costituita dalle lavoratrici autonome o imprenditrici, iscritte alla gestione previdenziale artigiana, commerciante e agricola.
L’importo del contributo è di € 600,00 mensili, erogati per un periodo massimo di 6 mesi per le lavoratrici dipendenti o di 3 mesi per le lavoratrici autonome.
Le mamme con contratto di lavoro dipendente potranno accedere all’istituto negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità e, in ogni caso, quando non abbiano fruito di tutto il periodo di congedo parentale.
Le lavoratrici autonome, invece, potranno fare richiesta al termine del periodo di fruizione dell’indennità di maternità.
 
Il contributo per gli asili nido viene erogato attraverso il pagamento diretto alla struttura scolastica scelta dalla madre - purché accreditata presso l’Inps - sino a concorrenza dell’importo di € 600,00, mentre il contributo per le baby sitter viene elargito attraverso i buoni lavoro: i cosiddetti voucher.

Per quanto riguarda le modalità operative, la domanda deve essere presentata all’Inps a mezzo canale telematico, accedendo con le proprie credenziali, ovvero tramite patronato.
 
Nel rispetto delle stesse condizioni i buoni potranno essere richiesti anche per più figli, presentando una domanda per ogni figlio.

Fondo di credito per i nuovi nati
Negli interventi previsti per il 2017 ha inoltre trovato spazio la costituzione del fondo di credito per i nuovi nati: un fondo di sostegno alla natalità volto a garantire prestiti a tasso agevolato a favore delle famiglie con uno o più figli, nati o adottati, mediante il rilascio di garanzie dirette, anche di natura fideiussoria, alle banche e agli intermediari finanziari.
Lo stanziamento è pari a € 14 milioni per il 2017, € 24 milioni per il 2018 ed € 23 milioni per il 2019.
L’elenco delle banche o degli altri intermediari finanziari che hanno aderito all’iniziativa è pubblicato sul sito www.fondonuovinati.it e sul sito www.abi.it e la domanda deve essere formulata compilando l’apposito modulo fornito dalla banca.
L’elenco viene continuamente aggiornato e riporta anche le eventuali condizioni di maggior favore applicate dalle singole banche e, in particolare, l’ulteriore riduzione del tasso applicato.
L’istituto, oltre alla documentazione normalmente richiesta per la concessione di un prestito, come ad esempio le buste paga o le dichiarazioni dei redditi, potrebbe chiedere anche il modello Isee.
Si deve però sottolineare che anche in questo caso non vi sono limiti di reddito per l’accesso all’intervento.

Bonus bebè
Da ultimo, è stato confermato il bonus bebè 2017 per i nuovi nati e per bambini adottati.
Come per l’anno scorso si tratta di un’agevolazione riconosciuta come aiuto alle famiglie a basso reddito. Il contributo di natalità è di € 80,00 mensili (per un totale di € 960,00) per i nuclei familiari con Isee inferiore a € 25.000,00 e di € 160,00 mensili (per un totale di € 1.920,00) per i nuclei familiari con Isee inferiore a € 7.000,00.
La domanda può essere presentata dalle neo mamme o mamme adottive, cittadine italiane, comunitarie residenti o extracomunitarie munite di regolare permesso o carta di soggiorno.
Anche in questo caso, l’ente preposto all’accoglimento delle domande è l’Inps.
Le richieste dovranno essere inviate entro 90 giorni dalla nascita o dall’entrata del bambino in famiglia qualora affidato o adottato, a mezzo canale telematico o tramite un patronato.

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Nicola Capucci

Nicola Capucci

Area: Fisco e tasse