Danni da maltempo: chi risarcisce?

I dati pluviometrici degli ultimi anni indicano intense precipitazioni atmosferiche, come pioggia, neve e grandine. Le allerte meteo si susseguono, non solo in pieno inverno, e creano paura alle popolazioni colpite per i gravi danni che vengono causati a cose e persone. Nasce spontanea la domanda sui diritti spettanti ai danneggiati. Si ripete che contro la forza della natura nulla si può fare. Ma è così? Oppure vi sono obblighi per i proprietari o custodi e, quindi, diritti per chi subisce un danno?



PRINCIPIO GENERALE
È copiosa la casistica di richieste di danni per la caduta di alberi durante il maltempo oppure per la forte grandinata o nevicata. Molte volte fiumi esondati travolgono e distruggono veicoli, case e tanto altro. Gli scenari di danni a seguito delle intemperie si presentano in tanti modi, ma unico è il principio. Il risarcimento del danno può essere chiesto, ad eccezione dell’ipotesi di caso fortuito.
Infatti, l’eccezionalità dell’evento, come indicato espressamente dall’ultima parte dell’art. 2051 c.c., consente l’esonero da responsabilità del custode per danni cagionati dalla cosa sotto la propria custodia. Di conseguenza, in linea generale, la responsabilità del custode di una cosa trova il limite nell’eccezionalità dell’evento atmosferico.

CASISTICA
Esaminiamo alcuni fatti accaduti e come sono stati giudicati.

PER CONCLUDERE
In caso di danni dovuti a condizioni meteo negative, la persona danneggiata non può chiedere sempre il risarcimento danni. Se la causa deriva dall’imprevedibilità degli eventi atmosferici il danno non può essere risarcito.
Dopo avere esaminato parte della casistica, è utile un esempio finale. 
Se cade un albero da giardini pubblici comunali e danneggia un veicolo, bisogna verificare se la caduta sia dovuta a un evento meteo improvviso, determinante e imprevedibile. Immaginiamo una tromba d’aria, il Comune non risponde dei danni. Se, invece, l’albero era stato segnalato, perché in precarie condizioni e un semplice temporale ne ha determinato la caduta, la persona può chiedere il risarcimento danni.

 

Pertanto, al fine di evitare situazioni spiacevoli ed economicamente disastrose, soprattutto per chi abita o circola in luoghi soggetti a variazioni meteo rilevanti, è consigliabile stipulare un contratto di assicurazione che copra le calamità naturali improvvise.

 

Riguardo l'autore

Luigi Aloisio

Luigi Aloisio

Area: Diritto civile e diritto ambientale