La crescente attenzione verso le proteine alternative e sostenibili ha portato gli insetti al centro di discussioni nel campo dell'alimentazione moderna. L'uso di insetti e derivati, come la farina di insetti, in prodotti alimentari può suscitare interrogativi e preoccupazioni tra i consumatori. Tuttavia, le normative europee in materia di sicurezza alimentare e di etichettatura sono progettate per garantire che tutti gli alimenti immessi sul mercato siano sicuri e trasparenti per i consumatori. Esaminiamo più da vicino come queste normative gestiscono l'innovazione alimentare e assicurano la fiducia del pubblico.
Regolamentazione degli insetti come “novel food”
Gli insetti sono classificati come “novel food” secondo il Regolamento (UE) 2015/2283. Questo significa che prima di essere commercializzati nell’UE, gli insetti e i loro derivati devono essere sottoposti a un processo di valutazione approfondito da parte dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
| L’EFSA valuta vari aspetti, tra cui la sicurezza microbiologica, la composizione chimica, il potenziale allergenico e l’impatto nutrizionale dei prodotti. |
Ad esempio, la farina di grilli deve essere analizzata per assicurare che i livelli di metalli pesanti, microbi e altri possibili contaminanti rispettino gli standard di sicurezza. Solo dopo un esame rigoroso e l’approvazione dell’EFSA, questi prodotti possono essere venduti sul mercato europeo con la piena fiducia che siano sicuri per il consumo umano.
La farina del coleottero Tenebrio molitor (larva gialla) è stato il primo novel food autorizzato nel 2021, da Efsa per la Commissione Europea ma per l’autorizzazione alla vendita in Italia si è dovuto aspettare fino al 29.12.2023, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Oltre al Tenebrio molitor è stata autorizzata la produzione, vendita di alimenti realizzati a base di Locusta migratoria, grillo domestico (Acheta domesticus) e verme della farina minore (Alphitobius diaperinus), in forma congelata, essiccata oppure in polvere.
Etichettatura chiara e informativa
Il Regolamento (UE) n. 1169/2011 stabilisce norme dettagliate sull’etichettatura dei prodotti alimentari, inclusi quelli che contengono insetti. Tutti gli ingredienti devono essere elencati chiaramente sull’etichetta, e questo include qualsiasi forma di insetto utilizzato. Se un prodotto contiene, ad esempio, farina di grilli, tale informazione deve essere evidente per evitare inganni e garantire che i consumatori con allergie possano evitare prodotti potenzialmente pericolosi per loro.
Per quanto riguarda le denominazioni dei singoli insetti autorizzati: il Regolamento (UE) 882/2021 stabilisce la denominazione Larva gialla della farina, i Regolamenti (UE) n. 188/2022 e n. 5/2023 dettagliano il grillo domestico, il n. 58/2023 regola la denominazione per il verme della farina minore. Per la locusta migratoria si fa riferimento al Regolamento UE 1975/2021.
| Le preoccupazioni di salute e sicurezza La sicurezza è la massima priorità quando si introducono nuovi alimenti sul mercato. Gli studi condotti per la valutazione dei novel food includono test rigorosi per identificare qualsiasi rischio potenziale. Inoltre, la ricerca prosegue a giocare un ruolo cruciale nel monitorare gli effetti a lungo termine e nell’assicurare che l’integrazione di nuove fonti di proteine sia, non solo sostenibile, ma anche benefica per la salute umana. |
Sostenibilità e benefici ambientali
L’adozione di insetti come fonte di proteine non è solo una questione di innovazione alimentare, ma anche di sostenibilità ambientale. Gli insetti richiedono significativamente meno risorse rispetto alle tradizionali fonti di proteine animali, come meno terra, acqua e cibo, e producono meno emissioni di gas serra.
| Questo rende gli insetti una scelta ecologicamente vantaggiosa che può contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico e alla conservazione delle risorse naturali. |
Per quanto riguarda la produzione di mangimi, è interessante sapere che l’utilizzo di insetti è ammesso nell’acquacoltura (allevamenti di pesce) già dal 2017 e dal 2021 anche nell’allevamento di suini e avicoli. Permane però il divieto di utilizzo, per una maggiore forma di cautela, nella produzione di mangimi destinati ai ruminanti. Questo a causa delle problematiche legate alla BSE (Encefalopatia spongiforme bovina conosciuta anche come “morbo della mucca pazza”) comparsa ad inizio anni novanta nel Regno Unito.
Trasparenza e futuro del settore alimentare
L’Unione Europea e i legislatori non hanno alcuna intenzione di nascondere l’uso di insetti nei prodotti alimentari. Al contrario, l’obiettivo è di aumentare la trasparenza e la consapevolezza pubblica riguardo alle opzioni alimentari sostenibili e innovative. La chiara etichettatura e le rigorose valutazioni di sicurezza sono pilastri che rafforzano questa trasparenza. Sono pertanto infondate tutte le teorie complottiste che sostengono l’inserimento fraudolento di derivati degli insetti nei cibi venduti sul mercato.
| In Italia, per maggior trasparenza, il legislatore ha richiesto che i prodotti contenenti insetti o ingredienti derivanti da insetti, vengano esposti in specifiche scaffalature fisicamente separate dal resto degli alimenti. |
Le etichette riporteranno inoltre la quantità di insetti utilizzata, oltre al Paese di origine dell’insetto.
In conclusione
L’uso di proteine di insetto, fortemente sostenuto in numerosi studi scientifici e ambientali, rappresenta un’avanguardia nella ricerca di alternative proteiche sostenibili. Man mano che la società diventa più consapevole degli impatti ambientali delle sue scelte alimentari, è probabile che l’accettazione degli insetti come cibo alternativo aumenterà, guidata da una regolamentazione attenta e da un impegno per la sicurezza e la sostenibilità. Riuscirà il “consumatore medio” europeo a superare le barriere culturali che attualmente impediscono la diffusione massiva di questi novel food? La F.A.O.,Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, stima che l’entomofagia, cioè il consumo di insetti da parte dell’uomo, è una pratica alimentare seguita da circa 2 miliardi di persone nel mondo.
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