Uno dei metodi per identificarsi per i servizi digitali della Pubblica Amministrazione (come sul sito dell’Agenzia delle Entrate, sul sito dell’Inps, dell’ACI) è la Carta d’Identità Elettronica. In questo articolo scopriremo la sua importanza e come usarla al posto dello SpiD, che potrebbe andare in pensione il prossimo anno.
Semplicità, velocità e sicurezza sono le tre parole d’ordine sulle quali si basa la strategia di AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, secondo cui entro il 2026 ogni cittadino dovrà disporre di un’identità digitale che gli permetta di identificarsi in maniera sicura e di accedere a tutti i servizi digitali pubblici e privati in Italia e in Europa. Tale strategia, istituita nell’ambito del PNRR, avrà come obiettivo finale la realizzazione dell’IT Wallet, il portafoglio elettronico che consentirà ai cittadini di identificarsi digitalmente, di conservare e gestire i dati di identità e i documenti ufficiali come la patente di guida, la tessera sanitaria o i titoli di studio.
Uno dei principali strumenti a disposizione ai fini dell’identificazione digitale è oggi rappresentato dalla CIE, la Carta di Identità Elettronica, quella tesserina plastificata che più o meno abbiamo tutti in tasca.
La CIE, simile nel formato ad una normale carta di credito, ma molto più sofisticata nei suoi contenuti, è emessa dal Ministero dell’Interno e contiene particolari elementi di anticontraffazione e sicurezza.
Oltre al suo ruolo primario di consentire l’accertamento dell’identità del titolare, la CIE, proprio perché dotata al suo interno di una componente elettronica, consente l’identificazione digitale del cittadino permettendogli così di accedere in maniera semplice e veloce ai servizi online offerti dalle pubbliche amministrazioni, dalle agenzie e/o dai privati.
La CIE è dotata di un microchip che contiene:
- i dati personali, la foto e le impronte del titolare, protetti da meccanismi che ne prevengono la contraffazione e la lettura impropria;
- le informazioni per consentire l’autenticazione in rete da parte del cittadino a servizi online erogati da pubbliche amministrazioni e imprese;
- gli ulteriori dati per fruire dei servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.
COME RICHIEDERLA
La Carta di Identità Elettronica può essere richiesta da tutti i cittadini italiani presso il proprio Comune di residenza o di domicilio oppure, nel caso siano residenti all’estero, presso il proprio consolato di competenza, in qualsiasi momento e nei seguenti casi:
- possesso di una carta di identità cartacea;
- furto, smarrimento o deterioramento del proprio documento d’identità;
- possesso di una vecchia Carta di Identità Elettronica (emessa prima del 4 luglio 2016);
- alla scadenza della carta.
La CIE scade al 1° compleanno del titolare dopo:
- 3 anni dalla data di emissione per i minori che hanno meno di 3 anni di età;
- 5 anni dalla data di emissione per i minori con un’età compresa tra i 3 e i 18 anni;
- 9 anni più i giorni intercorrenti fra la data della richiesta e la data di nascita per tutti gli altri.
Il suo rilascio ha un costo fisso di € 16,79.
FIRMA ELETTRONICA
Oltre all’identificazione del titolare la CIE può essere utilizzata anche come dispositivo di Firma Elettronica Avanzata (FEA) per sottoscrivere documenti prodotti elettronicamente (quelli con estensione .pdf, .jpg, .png, ecc.).
Le modalità di firma attualmente disponibili sono di due tipi:
- “Desktop”, utilizzando un computer al quale è collegato un lettore di smart card NFC o contactless per la lettura della CIE, previa installazione del software CIE;
- “Mobile”, per mezzo di uno smartphone dotato di interfaccia NFC e dell’app. “CieSign”, scaricabile da Google Play e da App Store.
COME IDENTIFICARSI
In ragione del servizio richiesto, il cittadino può autenticarsi con la CIE attraverso 3 livelli di sicurezza crescente:
- con il livello 1 l’accesso avviene inserendo la oramai tradizionale coppia di credenziali: l’username e la password;
- il livello 2 richiede l’accesso, in aggiunta alle credenziali di livello 1, con l’impiego di un secondo meccanismo di autenticazione che attesti la disponibilità al momento di un dispositivo che produca ad es.: un codice temporaneo OTP o una scansione di QR code;
- per il livello 3 è richiesto l’utilizzo di un lettore o di uno smartphone dotato della tecnologia NFC necessaria alla lettura della CIE per cui, in pratica, si avvicina il telefonino alla carta di identità elettronica e, attraverso il sistema wireless a corto raggio, se ne ottiene la lettura.