Da febbraio 2022 sul sito dell'Inps è disponibile un nuovo importante strumento per le persone diversamente abili. Stiamo parlando della Carta Europea della Disabilità, un documento speciale, valido su tutto il territorio dell'Ue, che permette ai soggetti con disabilità di accedere a beni e servizi, pubblici o privati, gratuitamente o comunque a tariffe agevolate. Come funziona? E chi può richiederla? Scopriamo tutto quello che c'è da sapere.
Chi può richiedere la carta
Come chiarito sul sito del Governo, la Carta Europea della Disabilità può essere richiesta gratuitamente da:
  • invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata maggiore del 67%;
  • invalidi civili minorenni
  • cittadini con indennità di accompagnamento;
  • cittadini con certificazione ai sensi della Legge 104/1992, art. 3, c. 3;
  • ciechi civili;
  • sordi civili;
  • invalidi e inabili ai sensi della Legge 222/1984;
  • invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
  • invalidi sul lavoro o con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
  • inabili alle mansioni (ai sensi della Legge 379/1955, del D.P.R. 73/1992 e del D.P.R. 171/2011) e inabili (ai sensi della Legge 274/1991, art. 13 e Legge 335/1995, art. 2);
  • cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

Dove può essere utilizzata
La Carta Europea della Disabilità può essere presentata per certificare la propria condizione di disabilità presso gli uffici pubblici. Inoltre, dà accesso gratuito o con tariffe agevolate in:
  • musei statali su tutto il territorio nazionale;
  • luoghi di cultura e non solo nei Paesi UE aderenti al progetto (consultare i siti istituzionali nazionali).

Quali dati personali vengono riportati sulla carta?
Sulla Carta Europea della Disabilità sono presenti i seguenti dati personali:
  • una fotografia, formato fototessera, del titolare;
  • nome, cognome, data di nascita del titolare;
  • numero seriale e data di scadenza del documento;
  • un’apposita indicazione nei casi in cui il titolare necessiti di accompagnatore o di un maggiore sostegno;
  • un QR Code contenente unicamente le informazioni relative all’esistenza della condizione di disabilità e quindi alla validità della Card;
  • la scritta “EU Disability Card” in Braille.

Le procedure per ottenerla
Per inoltrare la domanda ci si può collegare sul sito dell’Inps e seguire la procedura online. Successivamente, una volta completata la richiesta, la Card viene spedita a casa del richiedente. Per richiederla bisogna avere:
  • Carta di Identità Elettronica (CIE), SPID o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per accedere all’area riservata del sito;
  • una fotografia, formato fototessera, da caricare durante la procedura di richiesta.
 
La Carta Europea della Disabilità sostituisce a tutti gli effetti i certificati cartacei e i verbali che attestano la condizione di disabilità.

Chi presenta la domanda
La presentazione della domanda può essere fatta direttamente dal cittadino oppure affidata a un’associazione rappresentativa delle persone con disabilità che l’Inps ha abilitato all’uso del canale telematico (Anmic, Ens, Uic, Anffas).

La procedura Inps
Una volta effettuato l’accesso con l’identità digitale, la procedura visualizza automaticamente i dati anagrafici presenti negli archivi dell’Inps e l’indirizzo di residenza del richiedente. Chiede, poi, di fornire: una propria fotografia a colori in formato tessera (formato europeo), che sarà stampata sulla carta; l’indirizzo per il recapito della carta, se diverso da quello di residenza già noto all’Inps.
Il cittadino, inoltre, deve dichiarare sotto la propria responsabilità, di essere in possesso di verbali cartacei antecedenti all’anno 2010 o di verbali rilasciati dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province autonome Trento e Bolzano, attestanti lo stato d’invalidità, ovvero di essere stato riconosciuto invalido da sentenze o decreti a seguito di contenzioso giudiziario.

I minori
Nel caso di minori con disabilità, la domanda va presentata da chi esercita la responsabilità genitoriale, da chi esercita la funzione di tutore o dall’amministratore di sostegno, utilizzando la delega dell’identità digitale in uso con l’Inps o le credenziali d’identità digitale del minore. Nel caso di minori in affidamento familiare, la richiesta può essere presentata dagli affidatari per il periodo di permanenza dei minori in famiglia.

La verifica
L’Inps verifica il possesso dei requisiti mediante confronto con i dati disponibili negli archivi. Nel caso di disabilità autocertificata, l’Inps fa riserva di accertare l’effettiva validità nei limiti e con le regole consentite dalla norma. All’esito dell’accertamento del possesso dei requisiti, l’Inps affida la produzione della carta all’Istituto poligrafico e zecca dello Stato che, attraverso un gestore/provider esterno, provvede anche alla consegna al richiedente.

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Riguardo l'autore

Alessandra Cinquetti

Titolo: Coordinatore di Redazione di Ratio Famiglia
Contatto: alessandra.cinquetti@gruppocastelli.com