L’Agenzia delle Entrate ha definito criteri e modalità di fruizione del bonus acqua potabile per l’acquisto e l’installazione di sistemi utili a migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa o in azienda e a ridurre il consumo di contenitori di plastica, introdotto dai commi 1087-1089 della legge di Bilancio 2021.
Si tratta del credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1.01.2021 e il 31.12.2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare E290, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
 
La Legge di Bilancio fissa un plafond complessivo di 5 milioni di euro l’anno.

A chi spetta
Il bonus è riconosciuto alle persone fisiche e agli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che sostengono le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo.
L’importo massimo della spesa su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
  • € 1.000,00 per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • € 5.000,00 per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali.
Tuttavia, considerato il tetto di 5 milioni di euro l’anno, l’Agenzia calcolerà la percentuale rapportando questo importo all’ammontare complessivo del credito d’imposta risultante da tutte le comunicazioni validamente presentate.
Il Provvedimento, del 16.06.2021, del direttore dell’Agenzia delle Entrate contiene il modello per la comunicazione delle spese, che i contribuenti devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate dal 1.02 al 28.02 dell’anno successivo a quello in cui hanno sostenuto la spesa.

Bonus acqua potabile, come ottenerlo
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del richiedente il credito. Per coloro che non sono tenuti a emettere fattura elettronica, invece, è considerata valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale nel quale deve essere riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
Per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento, sono fatti salvi i comportamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
L’agevolazione è fruibile con le seguenti modalità:
  • persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino al completo utilizzo del bonus o in compensazione tramite modello F24;
  • soggetti diversi dalle persone fisiche, in compensazione tramite modello F24.
Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, per il monitoraggio e la valutazione della riduzione del consumo di contenitori di plastica per acque destinate a uso potabile conseguita a seguito della realizzazione degli interventi, in analogia a quanto previsto per le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Bonus acqua potabile e bonus idrico
Il bonus acqua potabile non va confuso con il bonus idrico, il contributo di € 1.000,00, anch’esso introdotto dalla legge di Bilancio 2021, per incentivare la sostituzione di sanitari con nuovi apparecchi a scarico ridotto e la sostituzione di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti (di cui, ad oggi, manca il decreto attuativo).

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Redazione Ratio Famiglia

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