Cosa sono le SPAC? SPAC è l'acronimo di Special Purpose Acquisition Companies.
In altri termini sono società che nascono come “scatole vuote”, con l'obiettivo di raccogliere capitali sul mercato, per poi utilizzarli per acquistare una società non quotata e portarla alla quotazione.
Come funziona la SPAC?
I promotori e gli sponsor di una SPAC sostengono le spese iniziali di costituzione e, soprattutto, sulla base delle loro pregresse esperienze professionali, sono persone in grado di ispirare fiducia agli investitori, che apprezzano le loro capacità e le loro qualità.
Inizialmente gli investimenti in una SPAC sono riservati agli operatori istituzionali che possono effettuare investimenti con un taglio minimo elevato, di regola pari a € 100.000,00.
Una volta che la SPAC ha raccolto questi capitali, destinati esclusivamente al futuro acquisto di un’azienda target, si quota in borsa, e a questo punto anche i risparmiatori possono acquistarne le azioni.
Il management di una SPAC provvede a cercare l’azienda target e, una volta che tale azienda è stata individuata, gli azionisti della SPAC sono chiamati ad esprimersi in assemblea per approvarne l’acquisizione.
 
Una volta che l’acquisizione è avvenuta, la SPAC e la società acquisita si fondono e la nuova società che nasce è quotata sul segmento di Borsa prescelto, tipicamente l’AIM.

Gli sponsor hanno a disposizione 24 mesi per acquisire l’azienda target e, nel caso in cui nessuna acquisizione si perfezioni entro tale termine, la SPAC viene liquidata e gli investitori ottengono la restituzione del capitale versato, mentre gli sponsor perderanno l’investimento da loro effettuato.

Aspetti positivi
Si può affermare che ad oggi le SPAC hanno avuto un buon successo.
Dal 27.01.2011, data in cui la prima SPAC ha lanciato la prima IPO (offerta iniziale d’acquisto), le SPAC hanno raccolto su Borsa Italiana all’incirca 3 miliardi di Euro, con un taglio medio ogni anno superiore alla soglia minima prevista di 40 milioni di Euro.

Un indubbio vantaggio per gli investitori in una SPAC consiste nel fatto che il loro investimento non è destinato a subire perdite fino a quando l’acquisizione non sarà approvata; inoltre si ha il diritto di ottenere la restituzione dell’investimento qualora non siano d’accordo con l’acquisizione deliberata dall’Assemblea.
 
Fino ad oggi le SPAC sono state generalmente per gli investitori iniziative di successo, anche se ci sono state alcune eccezioni; non è chiaramente possibile avere la certezza che anche le future iniziative si risolveranno in successi.

Un investitore è normalmente tutelato anche dal fatto che sia gli sponsor che i promotori hanno tutto l’interesse che l’iniziativa si concluda positivamente, perché sono remunerati in azione della SPAC solo alla conclusione dell’operazione e perché un eventuale insuccesso si tradurrebbe in un danno reputazionale, che potrebbe precludere loro la possibilità di intraprendere in futuro ulteriori iniziative.

Le SPAC sono indubbiamente un vantaggio anche per le società target, che si ritrovano ad essere quotate senza dover sostenere l’iter (costoso) di quotazione in Borsa.
Inoltre, una volta avvenuta la fusione, le società target potranno beneficiare delle competenze normalmente molto elevate dei promotori.

Riguardo l'autore

Roberto Franzoni

Titolo: Dottore in Economia e Commercio