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Latte vegetale

Le proprietà che devono orientarci nella scelta

Le bevande vegetali a base di cereali, frutta a guscio o soia hanno specifiche caratteristiche nutrizionali e quantitativi di zucchero che è bene conoscere prima del consumo.


All’inizio ha debuttato timidamente il latte di soia, poi c’è stata qualche comparsa di quello di riso, in seguito sugli scaffali dei supermercati è diventato comune trovare decine di bevande vegetali all’avena, al riso integrale, al kamut, all’orzo, alla nocciola, alle noci, al farro, alla mandorla o con combinazioni di gusto e aggiunte di vitamine e minerali, che fino a un decennio fa non esistevano.
Nate come alternative al latte vaccino, ormai hanno conquistato il palato dei consumatori, che le scelgono per l’intolleranza al lattosio, per variare la propria alimentazione o per le promesse di benessere riportate sulle etichette. Basti pensare che in Italia se ne consumano circa 85 milioni di litri all’anno.
Al posto del latte oggi si tende a introdurre sempre più queste bevande vegetali, il cui apporto energetico e contenuto di calorie e grassi, varia in base alla tipologia di prodotto. Il consiglio è di scegliere bevande vegetali più naturali possibili, non super processate, alternarle di volta in volta e capire dalla lista degli ingredienti riportati in etichetta quelle più adatte alle proprie esigenze, ad esempio se c’è un eccesso di zuccheri aggiunti oppure la presenza di aromi o ingredienti di sintesi chimica, come emulsionanti, stabilizzanti e regolatori di acidità.
 
Il latte vegetale non è un’alternativa al latte vaccino.

Il latte vaccino è un alimento completo per il suo apporto di carboidrati, lipidi, proteine, vitamine e sali minerali, eccezion fatta per il modesto contenuto di ferro.
Le bevande vegetali, erroneamente definite “latti vegetali”, sono altra cosa. Possono andare bene per sostituire parzialmente quello vaccino e i suoi derivati con alimenti di origine vegetale, o per coloro che sono intolleranti o allergici al lattosio o alle proteine del latte, tenendo presente che queste bevande hanno caratteristiche chimico-fisiche e nutrizionali diverse da quelle del latte vero e proprio.

Bevanda di soia
La bevanda di soia dà un apporto proteico quasi simile a quello vaccino, ma è meno calorico quindi è un buon alimento per chi deve diminuire i grassi nella propria alimentazione. Tra le fonti proteiche vegetali, la soia è il legume più ricco di amminoacidi essenziali. Inoltre, si tratta di un alimento naturalmente ricco di vitamina B2 e di grassi “buoni”, i grassi polinsaturi. Apporta anche una quantità di lecitina, una sostanza naturale che contribuisce all’eliminazione dei grassi nel sangue, soprattutto il colesterolo, e ne impedisce l’accumulo sulle pareti delle arterie.

Bevanda di riso
Molti trovano il latte di riso insapore. Di sicuro è leggero e digeribile. Ha poche proteine, ma è ricco di zuccheri semplici aggiunti, il che non è un fattore positivo dal punto di vista nutrizionale. Di conseguenza non è indicato per chi ha il diabete, per chi è in sovrappeso oppure obeso.
Non contiene lattosio (assenza tipica di ogni latte vegetale), non ha colesterolo, ma è anche povero di calcio, vitamina A, D e proteine, tutti nutrienti importanti per la crescita dei bambini, durante la gravidanza, l’allattamento e la vecchiaia. Una nota positiva è la presenza naturale della vitamina B2, come nella soia.

Latte di mandorla
Il latte di mandorla è un concentrato di sostanze benefiche, non a caso, insieme a quello di cocco, può essere definito con il termine di latte. È ricco di micronutrienti e grassi buoni, ha una discreta quantità di antiossidanti e un buon contenuto di sali minerali - soprattutto zinco, calcio, ferro, magnesio e potassio - di vitamina D, di vitamina B2, B12 ed E. È povero di proteine e ricco di zuccheri a cui si ricorre durante la sua preparazione. Di solito la quantità di frutta a guscio contenuta non è alta e di conseguenza queste bevande sono costituite soprattutto da acqua e zuccheri aggiunti.

Bevanda di avena
La bevanda a base di avena può contare su un discreto contenuto di carboidrati e zuccheri, un buon quantitativo di fibra e di vitamine del gruppo B, di vitamina E e di acido folico. Contribuisce, inoltre, ad abbassare i livelli circolanti di colesterolo LDL, comunemente conosciuto come colesterolo cattivo.
Tuttavia, il latte di avena rimane una bevanda ipocalorica e contiene glutine e quindi va evitata da chi è celiaco.

Latte di cocco
Il latte di cocco può avere una bassa o alta percentuale di grasso, che infatti varia dal 5% al 22% circa, a seconda del prodotto. Ha una buona quantità di fibra, soprattutto quello a base di riso integrale, che gli conferisce un potere saziante. È fonte di minerali, in particolare antiossidanti come il selenio e il magnesio, ma anche di micronutrienti chiave, come potassio, ferro e zinco. In misura minore, contiene micronutrienti chiave, come potassio, vitamine C ed E, anch’esse dalle proprietà antiossidanti contro l’azione dei radicali liberi. La metà dei suoi grassi è composta da acido laurico, che nonostante sia un grasso saturo, ha dimostrato di diminuire i livelli di colesterolo cattivo in favore del colesterolo HDL definito come colesterolo buono.
 
Bevande vegetali e vip
Fra le celebrities hollywoodiane va di moda consumare bevande vegetali sia quando sono impegnate a girare qualche film sia durante il tempo libero.
Karlie Kloss, in un’intervista concessa a Bon Apetit, ha raccontato che la sua colazione tipo prevede un frullato proteico con cioccolato, del latte di mandorla e una banana o dei mirtilli.
Blake Lively, attrice, in un’intervista concessa a Marie Claire ha dichiarato di non andare in palestra per tenersi in forma, ma di seguire una dieta in cui sono esclusi i latticini e fra le bevande apprezzate spicca il latte di cocco.
L’attrice e modella messicana Salma Hayek ha sem­pre affermato di essere dipendente dal latte di mandorla che considera fra i principali responsabili della sua pelle sana e luminosa.

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Anna Simone

Anna Simone

Area: Salute e benessere