Ratio Famiglia buoni consigli per l’economia quotidiana.


LEGGI

Parco regionale dell’Oglio Sud

Il Parco dell'Oglio Sud è un parco regionale della Lombardia, istituito nel 1988 ed occupa una superficie di 12.800 ettari. Si sviluppa lungo l'asta del fiume Oglio; inizia nel tratto che fa da confine tra le Province di Cremona e Mantova e termina alla confluenza dell'Oglio nel fiume Po, presso Torre d'Oglio (MN). Il tratto planiziale precedente, dall'uscita dal Lago d'Iseo è, invece, protetto dal Parco Oglio Nord.


Il paesaggio è fortemente caratterizzato dall’agricoltura dove la fitta rete idrica, spesso segnata da fasce arbustive e filari, che si snoda lungo le piane circostanti il fiume, interrompe la serie ordinata dei coltivi. Le aree golenali spiccano nella campagna per le imponenti masse boscate dei pioppeti e, a tratti, per le dense bordure a salice bianco che a volte si estendono fino a costituire vere e proprie boscaglie di salice.
L’alveo del fiume Oglio è caratterizzato da un andamento sinuoso a canale unico con alcuni meandri ben evidenti, con sponde spesso ripide al cui piede emergono d’estate estesi spiaggioni di sabbia.
L’attuale assetto naturalistico del territorio del Parco è caratterizzato dal prevalere di aree naturali umide a vari stadi di evoluzione e di diversità floristica e faunistica, mentre le componenti forestali naturali sono modeste e situate principalmente lungo le rive a delineare l’andamento del fiume.
I principali elementi con elevata valenza naturalistica, si possono riscontrare lungo tutto il Parco con elementi di spicco quali le Riserve Naturali delle Lanche di Gerre, Gavazzi e Runate, le Bine, le Torbiere di Marcaria e la Golena di S. Alberto, nonché altri siti che pur non essendo riserve sono comunque Siti di Importanza Comunitaria (SIC) come le precedenti, e in particolare sono le Valli di Mosio e il Bosco Foce Oglio.
Vanno inoltre citati per la loro importanza naturalistica il Canale Bogina, il saliceto di Foce Chiese e di Calvatone, le Torbiere di Belforte.

Flora
Le formazioni vegetali naturali presenti nel Parco occupano circa 200 ettari, l’1,6% del totale della superficie, e si distinguono per la prevalenza di aree umide rispetto a quelle boscate.
La relativa scarsità di zone umide nella Pianura Padana, e la loro progressiva diminuzione lungo i maggiori fiumi, fa sì che queste aree naturali acquistino una particolare rilevanza.
Tra i Comuni di Canneto sull’Oglio e Marcaria, ad esempio, sono rintracciabili le migliori associazioni naturali palustri, con gli elementi floristici tipici della vegetazione originaria. Proprio vicino agli stagni delle lanche è possibile apprezzare la graduale successione delle specie vegetali mano a mano che ci si allontana dallo specchio d’acqua, indice di un loro sempre maggiore affrancamento da questo elemento: dal canneto, ai salici, agli ontani e pioppi bianchi, al querceto. Questa successione risulta particolarmente evidente nella Riserva Naturale “Le Bine”, nei Comuni di Calvatone (CR) e Acquanegra Sul Chiese (MN), collocandosi sulla sommità dell’argine che costeggia a sud e a ovest la riserva, e anche attorno ai bordi della golena di S. Alberto in Comune di Marcaria (MN).

Fauna
Da un punto di vista faunistico le ricerche condotte nell’area del Parco hanno evidenziato, come ormai per tutto il resto dell’area Padana, un grave impoverimento delle varietà di specie animali presenti.
Tuttavia le osservazioni e le segnalazioni raccolte nel territorio del Parco hanno consentito di procedere alla rilevazione di alcune presenze statisticamente significative.
è in particolare tra gli uccelli che si conta la maggiore varietà di specie, alcune delle quali anche piuttosto rare: l’airone rosso, la nitticora, l’airone bianco maggiore (svernante), l’airone guardabuoi, il cormorano, il falco pescatore (presenza primaverile) e il tarabuso (svernante), il martin pescatore, il pendolino ed il gruccione.
Massiccia la presenza di airone cenerino, confermata dalla garzaia di dimensioni ragguardevoli presente nella Riserva Naturale delle Torbiere di Marcaria ed in quella della riserva naturale “Le Bine”.
Sono state censite diciannove specie di mammiferi; otto le specie accertate tra i rettili e sette tra gli anfibi tra cui l’endemica rana di lataste.

Parco Regionale Oglio Sud

Riguardo l'autore

Redazione Ratio Famiglia

Redazione Ratio Famiglia

Area: Redazione di Ratio Famiglia