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L’UE contro imballaggi e rifiuti monouso



La Commissione europea ha proposto una revisione della legislazione sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Se confermata, porterà parecchie novità.
Prima di tutto bisogna fare in modo che entrino in circolazione meno imballaggi, mettendo al bando quelli del tutto inutili. Nello specifico, la Commissione europea propone di vietare i flaconcini di shampoo e sapone negli hotel, i contenitori monouso per cibi e bevande consumate all’interno di bar e ristoranti, come le bustine di zucchero e le salse monodose, gli imballaggi monouso per porzioni di frutta e verdura inferiori a un chilo e mezzo, ad eccezione dei casi in cui sono necessari per conservarle meglio, gli imballaggi multipli per le bevande in lattina. L’obiettivo è quello di ridurre del 15% i rifiuti di imballaggio pro capite per i cittadini di ciascuno Stato membro entro il 2040, rispetto ai livelli del 2018. Il secondo grande obiettivo è quello di rendere riciclabili tutti gli imballaggi presenti nel mercato dell’Unione europea. E di farlo entro il 2030, in modo economicamente sostenibile. Se confermato, sarà un cambiamento di sistema che riguarderà tanto le industrie quanto i consumatori. Ogni confezione dovrà essere poi munita di un’etichetta che spiega quali materiali la compongono e come deve essere riciclata; ad oggi esistono già esperimenti simili ma sono portati avanti dai singoli brand, mentre in futuro ci dovrà essere un sistema univoco e armonizzato in tutta l’Unione, un po’ come accade per l’etichetta energetica o per i valori nutrizionali degli alimenti. Come risultato, il tasso complessivo di riciclo degli imballaggi passerebbe dal 66,5% del 2018 al 73% del 2030. La Commissione chiede inoltre di tornare al vuoto a rendere su cauzione per le bottiglie di plastica e quelle di alluminio.

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Redazione Ratio Famiglia

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