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La stanza verde in città

Balconi e terrazzi rappresentano una marcia in più per un appartamento in città. Spazio all'aperto, profumi e colori aiutano a recuperare un rapporto più stretto con la natura a tutto vantaggio del nostro benessere.


Un piccolo balcone o un grande terrazzo sono uno spazio che tutti vorrebbero avere, perlomeno chi non dispone di un giardino vero e proprio. Non si tratta certamente di un ripiego, balconi e terrazzi possono essere un notevole valore aggiunto per la casa, soprattutto se progettati e realizzati con attenzione e cura dei dettagli.
A prescindere dall’esposizione, la realizzazione di un giardino sospeso può raccontare molto del proprietario e divenire un’interessante stanza in più all’aperto in grado di raccogliere momenti di relax, festa, studio e concentrazione.

Consigli di progettazione
Primo accorgimento fondamentale quando si progetta una nuova area è quello di valutare con molta attenzione gli spazi disponibili. Se anche non ci lasciamo guidare da un esperto e preferiamo la progettazione fai da te, è bene realizzare una planimetria in scala, magari facendoci aiutare da una carta a quadretti, in modo da riportare con cura la geometria degli spazi, la presenza di aperture quali finestre e porte finestre, l’ubicazione di vani tecnici o simili.
In seconda battuta dobbiamo cercare di realizzare un filo diretto con le stanze all’interno della casa cercando di valorizzare le connessioni tra le aree esterne e le diverse funzionalità dell’abitazione. Un esempio tipico è quello relativo all’area destinata al pranzo: questa dovrà essere in corrispondenza - se ovviamente possibile - dell’apertura che affaccia sulla cucina o, perlomeno sul salotto; molto meno adatto sarebbe un affaccio, per esempio, su una camera da letto o su un bagno. Se il nostro balcone non consente il posizionamento di una vera e propria area pranzo, il richiamo alla cucina interna potrà essere fatto attraverso la messa a dimora di aromatiche utili alla preparazione dei piatti.
Un elemento davvero importante per aiutarci a definire gli spazi e ad ampliare la percezione delle nostre aree è quello di individuare viste piacevoli o emergenze lontane nel paesaggio che possano essere invitate all’interno della proprietà. Un campanile, un lago, un moderno grattacielo sono tutti elementi interessanti che possono essere inquadrati grazie a un accorto posizionamento di vasi, pergole e piante. Lasciar correre lo sguardo fino a luoghi lontani è il modo migliore per ampliare la profondità e far sembrare il nostro terrazzo di maggiori dimensioni e, quindi, più ospitale. Al contempo, si evita la sgradevolissima sensazione di soffocamento che si avverte in molti spazi verdi quando l’intera proprietà è circondata da siepi più o meno formali, sensazione tanto più negativa quanto più piccolo e lo spazio disponibile. Lo studio della posizione di oggetti e piante è poi fondamentale per nascondere la vista di brutture del paesaggio quali, per esempio, un edificio fatiscente oppure un’area industriale.

Spazio al riuso e alla creatività
Sono molte le ricerche scientifiche che testimoniano il notevole effetto benefico che il verde può esercitare nei confronti dei nostri equilibri psicofisici. Lo stesso si può dire per i lavori di carattere prettamente manuale. Questi ultimi, infatti, sono un ottimo modo per sfuggire alla banalizzazione di un mondo sempre più digitale e cerebrale. Poter realizzare da soli un oggetto o un progetto restituisce grandi soddisfazioni e aumenta il proprio livello di autostima, riducendo la sensazione di stress legata nella vita quotidiana.
Spazio quindi al riutilizzo di oggetti dimenticati in un armadio o, addirittura, a materiali che sarebbero stati altrimenti destinati a essere smaltiti. Con un pizzico di fantasia e una buona dose di creatività possiamo trasformare oggetti di scarso valore in accessori utili in grado di arredare con gusto i nostri spazi. Il trucco per arrivare un buon risultato è quello di guardare con occhi diversi tutto ciò che ci circonda, cercando di valorizzare alcuni piccoli dettagli. Ecco che una vecchia sedia in legno può diventare un supporto per vasi, magari da appendere a una parete, mentre dai pallet si possono ottenere divani, poltrone, tavoli e anche fioriere verticali. Una finestra ormai in disuso, meglio se a doppia anta, può diventare l’elemento cardine di una piccola serra dove lasciare germinare i semi di ortaggi e fiori oppure coltivare piante dalle esigenze mediterranee o tropicali. Pensiamo poi a quanti oggetti in vetro utilizziamo quotidianamente e che altrettanto quotidianamente destiniamo al riciclo; i barattoli di confetture e conserve possono trasformarsi in piccole lanterne da appendere o da poggiare sui tavoli del nostro spazio aperto: l’atmosfera romantica è assicurata!

Alcuni aspetti tecnici
Grande cura dovrà essere rivolta a indicare sulla planimetria del nostro terrazzo l’esposizione nei confronti dei punti cardinali. Attenzione però: non è sufficiente dire che un’area è rivolta a sud per essere certi che questa sia ampiamente soleggiata se, per esempio, ci sono schermature da parte di edifici vicini. Analogamente, un terrazzo rivolto verso nord, se abbastanza ampio, potrebbe godere di un ottimo soleggiamento nel corso di buona parte della giornata.
Individuare le zone del nostro terrazzo raggiunte in modo più o meno intenso da parte della radiazione luminosa è sostanziale per procedere alla successiva scelta vegetazionale la quale, per inciso, va a braccetto con le necessità irrigue. L’impianto di irrigazione deve essere, infatti, calibrato sulla base delle esigenze delle diverse specie. L’ideale sarebbe utilizzare specie e varietà caratterizzate da esigenze idriche e termiche del tutto analoghe in modo da ridurre il rischio di eccessi o carenze idriche. In ogni caso, grazie all’irrigazione a goccia e ad alcuni accorgimenti come microirrigatori localizzati, è possibile soddisfare i bisogni di adacquamento delle specie più diverse anche se si dispone di un’unica linea di irrigazione.

Le piante imperdibili
A prescindere dallo spazio disponibile ogni progetto deve prevedere la presenza di vegetazione strutturale e di vegetazione di corredo. La prima è quella che disegna linee e volumi e che indirizza gli sguardi ottenendo gli effetti paesaggistici voluti; la seconda è quella che può aggiungere curiosità e colore, contribuendo a definire i pieni e i vuoti. È evidente che in termini pratici tutto questo si traduce nella necessità di individuare arbusti e piccoli alberi da una parte, ricadenti e specie prevalentemente erbacee dall’altra.
Un tipico albero da verde pensile è l’acero giapponese. Specie caducifoglia di cui esistono innumerevoli varietà, questo piccolo acero si adatta a crescere in spazi relativamente piccoli garantendo un ottimo esito paesaggistico in virtù sia del peculiare fogliame che assume colorazioni spesso molto interessanti, sia dell’architettura vegetale sovente molto complessa. Si adatta bene anche alle condizioni d’ombra dove può essere accompagnato dalle tipiche piante da ombra, a cominciare dalle azalee per finire in Aralia japonica. Laddove, invece, predomina la luce, a fianco dell’acero giapponese si possono inserire arbusti fioriferi come le ortensie - anch’esse disponibili in centinaia di varietà diverse - e l’arancio messicano (Choisya ternata), in grado di portare una fioritura molto profumata.
A completare una parete - o a formare una netta quinta vegetazionale favorita dalla presenza di una spalliera - si possono inserire specie rampicanti. In condizioni di luce, una delle scelte più diffuse è quella del falso gelsomino, molto profumato a fine primavera, mentre in condizioni via via meno luminose possiamo ricorrere alle clematidi, alle innumerevoli varietà di edera e all’ortensia rampicante (Hydrangea petiolaris).
Dopo aver studiato e definito gli spazi con la vegetazione strutturale possiamo pensare di completare l’assetto vegetazionale con specie erbacee in funzione dell’effetto che vogliamo ottenere. Per una sensazione di leggerezza possiamo ricorrere a graminacee quali, per esempio, Stipa tenuissima e Calamagrostis acutiflora ‘Karl Foerster’, con la loro architettura molto esile che si muove alla minima bava di vento. Per aggiungere colore ed esuberanza, meglio orientarsi su specie da fiore molto generose: in tutti i centri giardinaggio potremo trovare a un buon prezzo lobelie, surfinie e gerani. E già che entriamo in un vivaio, prendiamoci un po’ di tempo per curiosare fra nuove proposte e le più classiche varietà. Le piante sono grandi muse ispiratrici: quella adatta al caso nostro saprà certamente richiamare l’attenzione.

Riguardo l'autore

Luca Masotto

Luca Masotto

Area: Orto e giardino