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CUDE - Il Codice della Strada tutela i diritti dei disabili

Il Codice della Strada riserva un'attenzione particolare per i non vedenti (non prevista dal CdS ma dal D.P.R. n. 503/1996) e per coloro che hanno una capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta, prevendendo la possibilità di richiedere al Comune in cui risiedono il rilascio di una specifica autorizzazione per beneficiare di una serie di facilitazioni per la circolazione. La titolarità dell'autorizzazione è resa nota mediante un apposito contrassegno, conforme alle norme europee, che assume il nome di Contrassegno unificato disabili europeo, meglio conosciuto come CUDE.


Es. titolo paragrafo

Le agevolazioni
Il Cude è riconosciuto in tutti i Paesi UE, purché abbia il formato e contenga le informazioni richiesti dalla normativa europea, e consenta al titolare di beneficiare di una serie di facilitazioni per la circolazione:
  • libero transito nelle zone a traffico limitato, nelle aree pedonali, nelle corsie preferenziali, nelle strade riservate ad alcuni utenti, nelle zone scolastiche urbane;
  • la sosta gratuita e senza limitazioni temporali negli spazi appositamente riservati ai disabili, compresi quelli collocati nelle aree di parcheggio custodite o a pagamento, nelle aree di sosta a tempo limitato, nelle Ztl e nelle aree pedonali urbane (se il transito in queste aree è autorizzato anche ad una sola categoria di veicoli utilizzati per l’espletamento di servizi di trasporto di pubblica utilità);
  • la sosta e la fermata senza limitazioni temporali nelle zone scolastiche urbane;
  • evitare la rimozione forzata del mezzo quando si trova in divieto di sosta;
  • l’assegnazione a titolo gratuito di uno stallo di sosta personale se ricorrono particolari condizioni di disabilità.

La piattaforma informatica
Il contrassegno, rilasciato dal Comune in cui il disabile risiede, ha valore su tutto il territorio nazionale. Pertanto, le agevolazioni sopra elencate, sono concesse in qualsiasi località nella quale il titolare dell’autorizzazione si trovi a circolare. Questa circostanza, in passato, ha generato costosi contenziosi per sanzioni emesse erroneamente da Comuni non di residenza del soggetto interessato. La realizzazione di una piattaforma informatica dei contrassegni europei unificati per disabili rilasciati in Italia, inserita nell’Archivio nazionale veicoli e gestita dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, consentirà di superare tale criticità.
La piattaforma non determina la smaterializzazione del contrassegno, che continua ad essere rilasciato dalle singole amministrazioni in formato cartaceo e che deve essere comunque esposto in modo visibile sul veicolo al servizio del disabile. Al popolamento e all’aggiornamento della piattaforma provvede, per via telematica mediante collegamento diretto al Centro elaborazione dati della Motorizzazione civile, il Comune in cui ha residenza il disabile e che gestisce il Cude.

Non più di due targhe
Il titolare del contrassegno può indicare un massimo di 2 targhe, secondo un criterio di priorità, ma solo la prima di esse è abbinata dalla Motorizzazione al contrassegno con un Codice univoco, che è valido e attivo per un solo veicolo alla volta. Accedendo con Spid, Cie o Cns a un’apposita funzione dal sito www.ilportaledellautomobilista.it, dall’app Io, il titolare del CUDE può visualizzare i veicoli associati al suo contrassegno, sostituirli, attivare il Codice univoco su una nuova targa, segnalare i casi di furto o smarrimento del Cude. Gli organi di controllo, dal canto loro, mediante la targa, possono accedere alla piattaforma per verificare se il veicolo possiede effettivamente i requisiti per fruire delle agevolazioni di cui si è detto. Ciò consente di evitare la contestazione di violazioni non commesse, soprattutto da parte di sistemi automatici di controllo da remoto.

 

Riguardo l'autore

Giacomo Cinquetti

Giacomo Cinquetti

Area: Auto - Assicurazione