E' risaputo ormai da anni come le aule dei tribunali siano ormai invase da ricorsi di qualsiasi natura. E i tempi della giustizia sono quelli che sono. Tuttavia pochi sanno che spesso è possibile trovare un accordo percorrendo vie molto più semplici e meno dispendiose. Nel caso di istituti di credito così come per operatori di servizi finanziari vari, in caso di problematiche di svariata natura, ci si può rivolgere ad esempio ad un organismo che può addirittura chiudere la questione in tempi brevi e senza scossoni per le parti. Si tratta in questo caso dell'Arbitrato bancario e finanziario, una sorta di “paciere” che può essere utile a trovare un accordo risolutivo.
Soluzione alternativa
La soluzione ottimale per le parti potrebbe proprio essere rappresentata dall’Abf, organismo indipendente e imparziale, che vede il sostegno nelle sue funzioni della Banca d’Italia.
In conclusione, la decisione finale presa dall’Abf non è vincolante, ma resta un indirizzo che il più delle volte mette la parola fine al problema.

Poche spese
L’Abf è organizzata a livello territoriale in 7 collegi presenti a:
  • Milano;
  • Torino;
  • Bologna;
  • Roma;
  • Napoli;
  • Palermo;
  • Bari.
Prima di contattare un avvocato, meglio sarebbe passare per questo organismo dato che rappresenta un passo decisamente economico poiché la procedura da seguire è esclusivamente attraverso il portale Internet dell’Abf: www.arbitrobancariofinanziario.it.

Prima dell’Abf
Occorre però fare un passo indietro. In caso di problematiche con rate, conti correnti, finanziamenti o mutui (che il più delle volte sono provocati da incomprensioni o disattenta lettura delle informative di legge), il passo “zero” da compiere prima di contattare l’Abf è rivolgersi direttamente all’istituto di credito attraverso una comunicazione al loro ufficio reclami o all’ufficio competente per i rapporti con i clienti; in genere una telefonata al personale competente e una spiegazione adeguata degli esperti può mettere già da subito la parola “fine” ad ogni cosa.

Procedura on line
Ogni passaggio da compiere è esclusivamente attraverso il sito dell’organismo, che spiega perfettamente come poterci muovere e capire innanzitutto se il nostro problema può o meno essere ammesso all’arbitrato.
Dalla risposta pervenutaci dall’operatore finanziario, abbiamo 12 mesi di tempo per rivolgerci all’Abf.
Le parti dovranno far pervenire l’intera documentazione esclusivamente on line e sulla base di questa, il collegio competente opererà nell’emettere la propria decisione.
Nessuna assistenza legale è necessaria, la richiesta è unicamente di un contributo pari a € 20,00: cifra ben lontana dalle normali parcelle di un legale.
Può tuttavia accadere che la decisione dell’Abf non soddisfi una delle parti, che a loro volta decideranno se proseguire o meno.

Un errore e il ricorso cade per sempre
Come detto, un legale non è necessario, ma c’è da considerare il fatto che in caso di errore nella presentazione della domanda di ricorso, questa non potrà più essere presentata una seconda volta.

 

Riguardo l'autore

Simone Manera

Titolo: Giornalista professionista