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Investire in oro

L'investimento in oro viene spesso considerato sicuro, in grado di proteggere gli investimenti stessi dall'inflazione, e quindi adatto a proteggersi nei momenti di instabilità finanziaria. Questo convincimento è sempre veritiero?


Un’analisi in tal senso dovrebbe essere condotta utilizzando come supporto le opportune tecniche statistiche, ma risulterebbe probabilmente comprensibile a pochi addetti ai lavori.
Per smentire questo convincimento, o quanto meno per illustrare che non può essere considerato una verità assoluta, si può ricorrere anche ad un’analisi più semplice, che tuttavia può essere effettuata da chiunque.
Il grafico a lato evidenzia le quotazioni dell’oro espresse in Euro al grammo, nel periodo dal 27.01.2010, al 24.01.2020 (fonte: www.mercati.ilsole24ore.com).
Quotazioni oro
Il grafico riportato a lato evidenzia invece l’andamento dell’indice FTSE MIB (principale indice dei mercati azionari italiani), nel periodo dal 27.01.2010, al 25.01.2020 (fonte: www.mercati.ilsole24ore.com).

Indice FTSE MIB

Infine, il seguente grafico evidenzia l’andamento dell’indice S&P 500 (indice composto dalle 500 azioni statunitensi a maggiore capitalizzazione), nel periodo dal 27.01.2010, al 24.01.2020 (fonte: www.mercati.ilsole24ore.com).

Indice S&P 500

Un esame di tali grafici (costruiti su scale differenti e non omogenee), seppure in maniera rozza e non scientifica, consente di fare alcune considerazioni.
Innanzitutto, le quotazioni dell’oro negli ultimi 10 anni, non hanno evidenziato una crescita continua, in grado quindi di proteggere sempre gli investitori dall’inflazione, ma l’andamento dell’oro è stato volatile (es.: chi ha acquistato oro nel 2012, per rivenderlo nel 2014, ha realizzato delle perdite non irrilevanti).
Confrontando il grafico dell’andamento delle quotazioni dell’oro, con il grafico dell’andamento dell’indice FTSE MIB su un orizzonte temporale pari agli ultimi 10 anni, si può notare che non sempre l’oro si è rivelato un buon investimento nei momenti di instabilità finanziaria rispetto ad un investimento nel FTSE MIB.
Conclusioni più o meno analoghe si possono ottenere anche confrontando il grafico dell’andamento delle quotazioni dell’oro, con il grafico dell’andamento dell’indice S&P 500 su un orizzonte temporale pari agli ultimi 10 anni.

Come investire in oro
Evidenziato quanto sopra, investire nell’oro può comunque rappresentare un’alternativa che può essere presa in considerazione, ponderando l’investimento con la propria propensione al rischio, e destinando ad esso una piccola parte delle proprie disponibilità.
Le modalità per investire in oro possono essere molteplici, e tutte affrontabili anche con importi modesti (poche centinaia di Euro).
La più tradizionale è l’acquisto fisico di lingotti o monete, che, per evitare furti, sarebbe opportuno custodire in cassette di sicurezza.
Una soluzione alternativa è l’acquisto di ETF/ETC, in grado di replicare l’andamento del prezzo dell’oro. In questo caso, non bisogna dimenticare che potrebbe influire sull’andamento dell’investimento l’andamento delle quotazioni Euro/USD, in quanto l’oro è quotato in USD, mentre gli ETF/ETC potrebbero essere quotati in Euro.
Altra soluzione potrebbe essere quella di investire in oro utilizzando strumenti finanziari derivati, quali ad esempio future ed opzioni. Tale strategia è tuttavia generalmente sconsigliabile, vista la complessità di tali strumenti finanziari per un investitore che non abbia adeguate competenze.
Altra soluzione percorribile potrebbe essere quella di acquistare azioni di aziende del settore minerario, che generalmente tendono ad essere influenzate dall’andamento del prezzo dell’oro. Tuttavia, in questo caso, il rendimento dell’investimento potrebbe non essere allineato al rendimento dell’oro, e potrebbe dipendere da fattori legati alla singola azienda.

Riguardo l'autore

Roberto Franzoni

Roberto Franzoni

Area: Banche - Fisco e tasse