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Calcio per i bimbi: sì o no?



Scegliere uno sport per bambini è una grande responsabilità, è necessario tenere conto di diversi fattori prima di introdurre il proprio figlio all’attività sportiva: considerare le inclinazioni del bambino, valutare i risvolti fisici e motori di una determinata attività sportiva. Il calcio, in quanto sport nazional-popolare, riscuote parecchio successo tra genitori e bambini e offre un ventaglio di vantaggi, primo fra tutti lo sviluppo della muscolatura inferiore unito all’elasticità muscolare e allo sviluppo osseo. Giocare a calcio rende agili, scattanti e vigorosi soprattutto negli arti inferiori. Altro vantaggio da tenere in considerazione è la fortissima socializzazione e la costanza nell’allenamento favorisce il senso di responsabilità del bambino.
Di contro, il calcio è uno sport asimmetrico nel senso che tende a far sviluppare soltanto la parte bassa del corpo e giocando a calcio il bambino ha più probabilità di infortunarsi sia per contatto con altri giocatori, sia cadendo o slogandosi una caviglia. Si comincia a giocare a calcio già a partire dai 3 anni ma gli allenamenti propriamente detti iniziano verso i 7-8 anni di età.

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Redazione Ratio Famiglia

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